Arte fuori dal palco

Anno pucciniano 2024: una nuova biografia critica del grande compositore lucchese

Puccini
Puccini

Il Saggiatore arricchisce il suo catalogo con un libro dedicato a Puccini, curato dallo specialista Virgilio Bernardoni

Il centenario della morte di Giacomo Puccini che cadrà l'anno prossimo porterà con sé varie iniziative, e non solo teatrali. In questo senso la casa editrice Il Saggiatore ha giocato d'anticipo mandando in libreria una nuova biografia critica intitolata semplicemente Puccini, e vergata da Virgilio Bernardoni

Diplomato in pianoforte, professore di musicologia e storia della musica all'Università di Bergamo, membro attivo del Centro Studi Giacomo Puccini di Lucca, e della Commissione scientifica preposta all’Edizione Nazionale delle opere pucciniane, Bernardoni ha al suo attivo numerose pubblicazioni sull’opera dell’Otto/Novecento; e del compositore lucchese si è occupato già nel 1996 con una monografia edita da Il Mulino, nel 2005 con Madama Butterfly. Fonti e documenti della genesi, nel 2015 con Giacomo Puccini organista, e nel 2018 curando l'edizione critica delle giovanili pagine organistiche. 

Giacomo Puccini al piano

Un volume di non comune ricchezza

Questa sua ultima fatica, inserita nella collana L'opera italiana (che ha già visto uscire corposi testi dedicati a Donizetti, Rossini, Verdi e Bellini) si distingue subito per un approccio ben più ampio all'argomento. 

Non solo per l'imponente numero di pagine, ma anche per la ricchezza di materiali e di esposizione. In realtà la bibliografia pucciniana poteva contare, a partire dai fondamentali lavori di Claudio Sartori (1958), Mosco Carner (1961) e Claudio Casini (1978), su ulteriori e recenti monografie di alto interesse, quelle di Michele Girardi (2000), Julian Budden (2007) e Dieter Schickling (ed. italiana 2008), solida base di partenza, e punto di riferimento imprescindibile per l'excursus critico-storico di Bernardoni. 

Ma un aggiornamento è sempre opportuno ed utile; anche perché Bernardoni ha potuto avvalersi su quanto sta man mano emergendo dal completo ed imponente epistolario pucciniano, in corso di pubblicazione sotto l'egida del Centro Studi lucchese.

Turandot al Metropolitan di New York, regia di F. Zeffirelli

Un compositore in continuo rinnovamento

Corredato di numerose illustrazioni in b/n e a colori, e completato da un utile Glossario, dal catalogo delle composizioni, da un'accurata bibliografia e dall'indispensabile indice dei nomi, questo corposo saggio prende le mosse da un Prologo che inquadra bene la dinastia dei Puccini – musicisti in Lucca da più generazioni – ed è chiuso da un Epilogo che indaga brevemente di Giacomo l'eredità artistica e la fortuna posteriormente alla scomparsa. 

In mezzo, sei capitoli che suddividono la vita e la carriera in senso temporale: dalla formazione lucchese e milanese per poi passare agli esordi teatrali, alla graduale evoluzione, al crescere della fama, sino al tragico epilogo della sua vita. Alternando in questo percorso i dati biografici all'esame dettagliato della produzione musicale, in continua evoluzione. Lo scopo divulgativo del lavoro di Bernardoni è palese nella chiusa di ognuno d'essi, allorché troviamo alcuni suggerimenti di lettura, qualora si volesse meglio approfondire; e quelli di ascolto, segnalando una succinta discografia di riferimento. Con scelte, peraltro, talora opinabili.

Tosca al Teatro la Fenice di Venezia 

A metà strada fra divulgazione e musicologia

Siamo di fronte ad un testo assai valido, senza dubbio. La trattazione biografica è fluida e coinvolgente, ricca di dettagli, annotazioni, riferimenti epistolari, corredata da una mole imponente di note. Affronta bene anche i rapporti i rapporti con personalità quali D'Annunzio, Verga, Pascoli, con i collaboratori letterari (Fontana, Illica, Giocosa, Adami, Forzano), con Casa Ricordi, con gli artisti e gli amici. E con i colleghi, ovviamente, perché essendo attento alle novità, tutto quanto appariva costituiva motivo d'interesse, da Massenet a Richard Strauss, da Debussy a Schönberg. 

Di contro, il lettore comune potrebbe trovare prolisse e meno interessanti talune disamine musicologiche che scendono molto in dettaglio, ad esempio analizzando le varianti di alcune opere. Il Puccini di Bernardoni si pone insomma a metà strada tra un testo divulgativo, sebbene di ampie dimensioni, ed un saggio strettamente musicologico. Difficile invero accontentare tutti.
 

Puccini
di Virgilio Bernardoni
editore Il Saggiatore
Pag. 574 - € 39,00